Piano di Riequilibrio, i Presidenti delle circoscrizioni: “Non ci è stato chiesto alcun parere. Giunta inadeguata”

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I 6 Presidenti di Circoscrizione fanno fronte comune sulla rimodulazione del Piano di Riequilibrio che l’amministrazione comunale ha programmato senza avviare un confronto e senza tenere conto dei pareri delle stesse circoscrizioni. Pubblichiamo la nota sottoscritta all’unanimità dai Presidenti:

“Esprimiamo il nostro profondo senso di smarrimento e di sgomento nell’apprendere la notizia che la nuova, ulteriore rimodulazione del Piano di Riequilibrio istruito dall’Amministrazione verrà incardinata per la discussione e la repentina votazione entro la giornata di domani senza che, essendo uno strumento di programmazione economica e finanziaria pluriennale, non sia stato trasmesso – pure nella esiguità dei tempi concessi – alle Circoscrizioni cittadine per l’espressione dei relativi pareri di competenza, che, sebbene non vincolanti, pure sono obbligatori secondo il corpo regolamentare del Comune di Messina.

Al netto delle considerazioni meramente procedurali, che pure rischiano di rendere invalida la votazione del Consiglio comunale di domani, intendiamo sottolineare alla cittadinanza come questo passaggio alle Circoscrizioni sia stato dimenticato dalla Giunta ancora una volta: già in occasione della prima modifica al Piano di Riequilibrio, tale omissione fu superata grazie al grande senso di responsabilità dei quartieri cittadini che, per non inficiare la validità dell’iter di approvazione, si riunirono immediatamente e, pure senza poter esaminare politicamente i contenuto delle modifiche, espressero comunque nei tempi il proprio parere.

Questa ulteriore “dimenticanza” testimonia l’inadeguatezza e l’impreparazione della Giunta comunale, che non può non conoscere le previsioni dei regolamenti comunali. Una impreparazione che viene ulteriormente certificata nella mancanza di trasparenza circa i contenuti delle modifiche apportate al Piano di Riequilibrio, che non sono conosciute e non sono note, tenute in una condizione di segretezza che totalmente ribalta quelle ispirazioni alla “trasparenza assoluta” della macchina comunale che pure a parole il Sindaco e gli esponenti della Giunta ad ogni piè sospinto propugnano.

Si andrà a votare un Piano senza conoscerne i contenuti, se non per sommi capi; senza aver prima valutato politicamente le variazioni ivi contenute, senza poter far esprimere con la giusta conoscenza delle cose i rappresentanti eletti della città. Un atto politicamente gravissimo che, ribadiamo, deve rendere noto alla città la improvvisazione e lo stato di confusione in cui ormai versa l’Amministrazione cittadina.

Ancora una volta siamo noi a suggerire al Sindaco la strada più giusta per evitare che il Piano non venga votato secondo le previsioni regolamentari: trasmetta ai consigli circoscrizionali la delibera e chieda loro di convocarsi con la massima urgenza per esprimere il parere di competenza PRIMA di portare la delibera in Consiglio comunale. Ne va, lo ripetiamo, della validità della deliberazione finale.  Si badi: suggeriamo questa strada per la seconda volta e certo non per ammirazione di questa Giunta evidentemente impreparata al caso, bensì per amore di questa città, per amore e rispetto nei confronti dei tantissimi cittadini che aspettano, dalla votazione del Piano di Riequilibrio, finalmente un percorso di serenità per la città.

Infine, cogliamo l’occasione per esprimere l’ennesima delusione in relazione alla ormai tradizionale discordanza tra i bei concetti espressi dagli esponenti della Giunta e i fatti concreti: si era detto in occasione dell’approvazione dell’ultimo bilancio previsionale che sarebbe stato l’ultimo ad essere approvato in tempi ristrettissimi ed a scatola chiusa, senza poter vagliare le singole voci o senza poter far suggerire ai Consigli circoscrizionali delle modifiche delle varie voci. Si enunciò il principio per cui il previsionale del 2016 sarebbe stato approvato dando la possibilità di esprimersi a seguito di adeguata informazione sui suoi contenuti. Parole vuote. A fine settembre si deve ancora approvare il Bilancio consuntivo del 2015 e i termini per l’approvazione di un bilancio previsionale per il 2016 sono ormai talmente ridotti che, per l’ennesima volta, esattamente – anzi, forse pure in tempi minori e in condizioni più emergenziali – come accadeva durante i mandati delle precedenti Giunte della città, detto bilancio previsionale verrà approvato sicuramente in poche ore, senza conoscerne le linee guida, senza poterlo discutere e discuterne con la città, con tutte le conseguenze sulla vita reale e sulla pelle dei cittadini, come solo a titolo di esempio testimonia la impossibilità di affidare adeguatamente il servizio di pubblica illuminazione in città, contribuendo al disagio e all’estremo pericolo in cui versano ormai ogni sera le strade della città, oscure e a rischio per chi vi si trova a transitare proprio per la pessima condizione di impianti che non possono essere gestiti con le giuste risorse:  l’ennesima, triste, incolmabile delusione che rende – se mai vi  fosse ancora bisogno di ulteriori esempi – questa Giunta inadeguata ed impreparata a gestire i difficili momenti che Messina sta vivendo”.

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