Ridotta la pena in Appello all’uomo che durante la festa di Castanea accoltellò l’ex genero

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Successo della difesa, nel processo in Appello che vedeva imputato Giuseppe La Fauci, in primo grado condannato a 6 anni e 2 mesi di reclusione e che oggi ha avuto ridotta la pena a 2 anni e 4 mesi.

La Fauci era stato arrestato per tentato omicidio il 24 giugno 2015, quando durante i festeggiamenti per San Giovanni, a Castanea, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva accoltellato un ragazzo di 25 anni, ex fidanzato della figlia.

Aveva colpito il giovane con un fendente al torace in piazza San Giovanni, nel villaggio collinare.

L’assalitore si era poi dileguato tra la folla, ma i Carabinieri della Stazione di Castanea lo avevano rapidamente individuato e fermato.

Le motivazioni alla base dell’aggressione sarebbero state determinate dai trascorsi tra la vittima e la figlia di La Fauci, ex fidanzata del 25enne.

Il 10 luglio dello scorso anno, il Tribunale della Libertà, riqualificato il reato da tentato omicidio a lesioni personali aggravate, su richiesta della difesa, aveva disposto per l’uomo gli arresti domiciliari.

Nell’ottobre seguente era arrivata la condanna in primo grado: 6 anni e 4 mesi. Oggi, in Appello, difeso dall’avvocato Massimo Marchese, La Fauci ha avuto un notevole sconto di pena: dovrà scontare 2 anni e 4 mesi per lesioni aggravate dall’uso dell’arma. Esclusa la premeditazione.

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