Operazione “Movida”: sei arresti per spaccio a Barcellona Pozzo di Gotto

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Sono sei gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto durante lo svolgimento dell’operazione “Movida”: articolata attività d’indagine, sviluppata anche mediante prolungati sevizi di pedinamento e osservazione, che aveva la finalità di contrastare il fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti nell’hinterland barcellonese.

L’attenzione del Corpo dei Carabinieri è stata, da diversi mesi, attratta dalle recenti attività delle organizzazioni criminali che hanno orientato i propri interessi al traffico di sostanze stupefacenti in quelle zone in cui si concentra “la movida barcellonese”, ovvero nei luoghi della Vecchia Pescheria e del litorale tirrenico nei pressi del complesso turistico di “Portorosa”.  Comune la pratica dei pusher di detenere la droga già suddivisa in singole dosi pronte alla vendita e denaro contante.

Nella giornata del 13 giugno – in seguito ad attente indagini – sono state tratte in arresto sei persone, attive nel Comune di Barcellona P.G., per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Un’intera famiglia è finita in manette: due coniugi e due figli – rispettivamente di 23 e 21 anni – che, nonostante fossero già agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, gestivano una florida attività che prevedeva la coltivazione e lo spaccio di sostanze illegali nell’hinterland barcellonese.

I Carabinieri di Barcellona, grazie all’ausilio dei cani antidroga, hanno potuto sequestrare un ingente quantitativo di hashish e marijuana, nonostante le sostanze fossero stati occultate all’interno di alcune cavità nascoste nell’appartamento della famiglia.

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Circa 4000 euro in banconote di vario taglio, un bilancino e circa 100 grammi di hashish già suddivisi in panetti e dosi, sono stati rinvenuti nell’abitazione dei coniugi Antonino Trovatello e Tindara Cannavò e dei figli – conviventi – Gino e Antonio.

Non si ferma qui, però, la lista delle persone coinvolte nell’operazione: le indagini hanno infatti portato all’individuazione di un minore dedito allo spaccio e di Salvatore Gitto, 24enne con precedenti residente nella zona di Furnari, nella cui abitazione è stata rinvenuta una pianta di canapa, un bilancino di precisione e un ingente quantitativo di marijuana già ripartita in dosi e pronte per la vendita.

Durante l’operazione altre nove persone sono state segnalate alla Prefettura per violazione dell’art. 75 d.p.r. 309/90 perché trovate in possesso di modeste quantità di droga.

Tutti gli arrestati sono stati posti, su disposizione del Sost. Dott. De Micheli, agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Il minore è stato, invece, associato presso il Centro di Prima Accoglienza di Messina.

Degno di nota l’impegno dell’Arma di Barcellona nel contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti che – solo negli ultimi mesi – è sfociato nell’arresto di 11 spacciatori. Questo è infatti solo l’ultimo atto di una complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina d’intesa con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti che negli ultimi mesi ha permesso di contrastare efficacemente i reati in materia di sostanze stupefacenti.

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  1. Rimane il fatto che ancora dopo anni si sta perdendo infinito tempo per approvare una legge dignitosa in materia di utilizzo… leggero!!! Tutto qui… lo Stato Italiano approva i decreti, e le leggi quando??? Trovano accordi che interessano loro e basta, pessimi!!!

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