Arrestati sindaco e vicesindaco di San Filippo del Mela. Per altri 2 indagati il Gip respinge la richiesta di misura cautelare

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Arresti domiciliari per Pasquale Aliprandi, sindaco di San Filippo del Mela, e del suo vice, Giuseppe Recupero. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri del Ros, su ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona, richiesta dal procuratore capo Emanuele Crescenti.

E’ l’epilogo di un’indagine scattata nel 2010, su imput della DDA di Messina, poi coordinata dalla Procura di Barcellona, affidata ai Ros.
Indagine che avrebbe fornito gravi indizi a carico dei due odierni arrestati, sui quali pende l’accusa di concussione. Reato commesso, a detta degli inquirenti, nell’ambito della realizzazione del Parco Commerciale “La città della moda, del commercio e della tecnologia”, che doveva nascere in contrada Archi di San Filippo del Mela.

Per l’accusa, l’autorizzazione alla concessione sarebbe stata ottenuta grazie all’esborso di una tangente di 12mila euro, dunque, attraverso “l’induzione indebita a dare o promettere utilità”.

All’epoca dei fatti, Aliprandi era vicesindaco di San Filippo del Mela, Recupero era assessore al Commercio.

Dall’attività investigativa, in particolare, è emerso come l’iter autorizzativo del progetto, presentato dalla società AREA s.r.l. nel dicembre del 2006, avesse subito una lunga fase di stallo, ma ebbe in seguito un’accelerazione del procedimento amministrativo grazie alla mediazione di un imprenditore catanese, nel frattempo deceduto, che divenne assistente-consulente della ‘Area’. Un ruolo che gli consentì di ottenere a breve termine l’autorizzazione alla costruzione del Parco commerciale-

Secondo quanto scaturito dalle indagini, però, tale procedura sarebbe passata attraverso la consegna di una tangente di 12mila euro. Somma che, come da intercettazione tramite cimice posta nell’auto del mediatore ( che registra dialogo tra l’imprenditore e l’allora assessore Recupero) sarebbe stata spartita tra 4 persone ( 3mila euro a testa).

La società Area SRL, a detta dell’accusa, avrebbe dunque così ottenuto quella concessione che difficilmente, viste le anomalie progettuali riscontrate, sarebbe arrivata.

E infatti, nel dicembre 2011, il consiglio comunale di San Filippo del Mela approvava a maggioranza (nonostante alcune perplessità avanzate dal presidente dell’organo collegiale) la deliberazione proposta dall’Area Gestione Territorio, datata 9 dicembre 2011, riguardante il progetto di piano di lottizzazione dei terreni di località Sorgente – Frazione di Archi, presentato dalla Società AREA s.r.l.
Dopo l’approvazione della delibera,il progetto superava favorevolmente il vaglio della Conferenza dei servizi.

Infine, il 29 febbraio 2012, a bordo dell’auto del mediatore catanese, un’intercettazione rivela un dialogo telefonico. Questi riferisce di avere già versato 12.000 euro e si rifiuta di versare un’ulteriore tangente di 3mila euro a ‘quelli del Comune’.  Ecco cosa dice: “3000 glieli devo portare a quelli del Comune. Non gli porto niente a nessuno….erano 2500, 3000 no? Dovevo liquidizzarlo, portarlo a 3000 e darglieli a quelli del comune… già 12 glieli avevo dati e 3 facevano 15.”

La conversazione poi diventa incomprensibile, ma agli investigatori è bastato questo, ed altro raccolto in corso di indagini, per presentare dettagliata informativa alla Procura di Barcellona. Da quell’informativa gli arresti di sindaco e vicesindaco di San Filippo del Mela.

Respinta, invece, la richiesta di arresti domiciliari avanzata anche per  altri due  indagati : il consigliere comunale Massimiliano Ragno e il sindaco del tempo, Giuseppe Cocuzza.

Patrizia Vita

 

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