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Sanità, la nuova rete ospedaliera “promuove” l’Irccs – Piemonte

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La sanità siciliana è pronta cambiare volto. Ieri la Giunta regionale ha, infatti, approvato la nuova rete ospedaliera, un piano di riordino fortemente voluto dall’assessore alla Sanità Baldo Gucciardi. Il nuovo assetto prevede una sostanziale novità anche per Messina con il salto di qualità concesso all’istituto Irccs – Piemonte che da semplice presidio di base diventa Dea (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) di primo livello.

In sostanza, secondo lo schema del Ministero, la struttura garantirà, oltre alle prestazioni fornite dagli ospedali dotati di Pronto Soccorso,  anche le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione, assicurando al contempo interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia). Saranno, inoltre, assicurate le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali.

L’Irccs -Piemonte si aggiunge, dunque, al San Vincenzo di Taormina e all’ospedale Papardo che faranno comunque riferimento al Policlinico “Gaetano Martino”, riqualificato in struttura hub per la gestione di emergenze sanitarie per  un bacino di utenza da 300mila a 1 milione e 200mila abitanti.

In provincia sono stati confermati come presidi di base  gli ospedali di Sant’Agata di Militello e Patti. Riconosciuti ospedali in zone disagiate quelli di Lipari e Mistretta.

Una manovra che, su scala regionale, causerà la chiusura di 215 Unità Operative Complesse mentre sono ancora da assegnare 318 posti che potrebbero però andare ai privati.

La rete ospedaliera siciliana oggi verrà discussa in VI commissione Ars per il relativo parere. Soddisfatto il capogruppo del Pdr Sicilia Futura Beppe Picciolo: “Dalla lettura effettuata- afferma Picciolo- posso dire che si tratta di un piccolo miracolo per la Sanità siciliana ed in particolare per quella messinese. Sono rimasto ‘positivamente basito’- commenta- perché proprio questo importante documento, che di fatto riorganizza e fortifica enormemente il nostro sistema sanitario, è il risultato di una producente collaborazione con il Governo centrale che ha visto Sicilia Futura schierarsi in prima linea. Oggi tutti noi portiamo a casa un risultato inimmaginabile fino a qualche mese fa. Sono certo che se il piano verrà esitato integralmente, così come proposto nella bozza che oggi dovrebbe essere discussa, Messina e l’intera Sicilia potrà voltare pagina sul riordino dei servizi sociali e sanitari: si apre una nuova era per la buona sanità ed è una ventata di aria pulita che deve permetterci di guardare con meno pessisimismo al futuro”.

Andrea Castorina

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