Rischia di chiudere lo Sprar di Villa Lina

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L’edificio che ospita il Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) di Villa Lina rischia di chiudere. Alcuni locali della struttura, in seguito ad un sopralluogo dei tecnici del Comune, sono risultati inagibili. Lo segnalano i consiglieri della V Circoscrizione, Franco Laimo e Francesco Mucciardi.

I responsabili della cooperativa appaltatrice che gestisce la struttura di seconda accoglienza, infatit, avevano  notato delle piccole crepe nel controsoffitto. Per tale motivo, dopo le verifiche, sono state chiuse al pubblico due  stanze ed un bagno per disabili.

Dopo aver allertato l’assessore ai Servizi Sociali, Nina Santisi, i due consiglieri chiedono un intervento immediato per ripristinare i danni causati dall’umidità presenti nel plesso, al fine di evitare un’altra chiusura di una struttura prima fatiscente e poi recuperata e data alla collettività.

E sulla questione immigrazione, Laimo e Mucciardi si uniscono al coro di protesta dopo la decisione del governo di istituire un Hotspot a Messina. “Tutto ciò – precisano –  comporterebbe una sorta di “turismo speculativo di migranti”, favorendo un business sui migranti stessi, trasformando la nostra città in una Mineo 2″.

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