ex-macello

Ex macello comunale, Gioveni: “Quali le sorti?”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Considerato il degrado e l’abbandono che nel tempo hanno caratterizzato la struttura dell’ex macello di via Santa Cecilia, il conisigliere comunale Libero Gioveni chiede, attraverso un’ interrogazione al sindaco Accorinti e all’Assessore al Patrimonio Luca Eller, quali siano le sorti dell’ampia struttura e come si stia agendo per restituirla alla fruizione della cittadinanza

Di seguito il comunicato stampa:

“La storica struttura dell’ex macello comunale di via Santa Cecilia- scrive Gioveni- ha rappresentato negli ultimi anni un vero e proprio ‘rebus’, sia per l’indirizzo futuro che ogni amministrazione comunale passata avrebbe voluto dare, sia per il degrado e l’abbandono che purtroppo nel tempo l’hanno caratterizzata.

Infatti, mentre le precedenti Amministrazioni avevano deciso di disfarsene inserendo il bene nel piano di alienazione degli immobili senza però ottenere l’auspicato riscontro in quanto le gare erano andate sempre puntualmente deserte, codesta Amministrazione decise di non inserire l’immobile nell’ultimo piano di dismissioni che il Consiglio Comunale poi votò il 13 febbraio 2015.

Tuttavia, avendo personalmente trattato più volte in passato le vicende dell’ex macello, sia in merito alla proposta di realizzare un dormitorio pubblico, sia per i reiterati esposti presentati dallo scrivente per la presenza serale di prostitute, adesso mi preme conoscere definitivamente – continua Gioveni –  il reale destino dell’ex macello comunale, atteso che l’ex assessore alla cultura Tonino Perna si era già espresso circa la volontà di trasformare il sito, attraverso l’utilizzo di fondi europei, in un centro internazionale di teatro e drammaturgia contemporanea dietro richiesta di associazioni del settore.

Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto,  nel rimarcare ed auspicare il fatto, che l’ex macello, non debba più continuare desolatamente a marcire, chiedo di conoscere in che modo l’Amministrazione intenda intervenire sulla struttura”.

 

 

(155)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.