foto renato accorinti

Corse cavalli, Accorinti: “Inutile lanciare allarmi infondati, serve l’impegno di tutti”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Sulle corse clandestine di cavalli, frequentemente organizzate lungo il viale Giostra, interviene il sindaco Renato Accorinti con un comunicato stampa che invita ad evitare inutili allarmismi, impegnandosi tutti per sconfiggere definitivamente l’incivile fenomeno.  Tutto nasce dal video che riprende una gara in cui i poveri animali corrono affiancati da decine di motorini. Un filmato diffuso dal Nucleo Operativo Italiano Tutela Animale, rivelatosi però vecchio di due anni così come dichiarato dalla Questura.

La questione è comunque tornata alla ribalta, suscitando lo sdegno di molti cittadini e l’intervento del primo cittadino. “Non serve lanciare allarmi infondati ed accuse generiche per stroncare la piaga delle corse clandestine, ma è necessario un impegno quotidiano, azioni concrete e vigilanza da parte di tutti. L’accusa senza fondamento che “Oggi a Messina lo Stato non esiste” è smentita nei fatti dall’impegno della Questura e delle forze dell’ordine sul contrasto alla criminalità organizzata e contro le corse clandestine di cavalli,  dalle varie operazioni condotte in questi anni, ultima delle quali “Totem”, del Giugno 2016, che ha colpito proprio i clan di Giostra per vari reati tra i quali l’organizzazione di corse clandestine di cavalli”.

“L’amministrazione comunale –  continua il sindaco Accorinti – che già nel Dicembre 2015 si era confrontata, per il tramite dell’Assessore al benessere degli animali Daniele Ialacqua, con il Questore Giuseppe Cucchiara, per individuare gli strumenti più idonei per stroncare  con la più assoluta fermezza il fenomeno delle corse clandestine dei cavalli, fa appello a tutti i cittadini affinchè collaborino, con segnalazioni e proposte, per porre fine ad una pratica incivile che mette a serio rischio la pubblica e privata incolumità, sottoponendo i cavalli a pratiche  che sono assimilabili alla tortura e che a tutti gli effetti fanno parte di quell’Ecomafia che in maniera preoccupante coinvolge anche la nostra città”.

(225)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.