Comitato contro l’inceneritore: “Emergenza rifiuti non cambierà il nostro “No” sulla costruzione dell’impianto”

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Presa di posizione netta quella del Comitato dei Cittadini contro l’inceneritore del Mela e dell’Associazione Adasc che, attraverso un comunicato, hanno ribadito il proprio dissenso a chi ancora spera di poter riproporre l’idea dell’inceneritore di A2A – un’imponente azienda milanese di produzione di energia – per poter far fronte all’emergenza rifiuti.

Ricordiamo che la comunità di San Filippo del Mela fu chiamata alle urne lo scorso febbraio per un referendum consuntivo riguardante proprio la realizzazione dell’impianto. L’affluenza fu solo del 43% ma il “No” fu schiacciante. Anche il Comune di Gualtieri Sicaminò, con un affluenza del 64%, espresse il proprio dissenso alla costruzione dell’inceneritore.

Come recita il comunicato, “in realtà è illogico prenderlo in considerazione come soluzione per l’emergenza, anche solo per il fatto che ci vorrebbero 3 anni per realizzarlo. L’implementazione della differenziata e la realizzazione di impianti finalizzati al riciclaggio sono senz’altro soluzioni molto più rapide.”.

Il comitato fa anche presente che, qualora l’impianto fosse già operativo, questo potrebbe sfruttare solo il CSS – la frazione combustibile dei rifiuti, in prevalenza composto da plastica e carta –, e tale materiale viene separato e classificato da altri impianti che in Sicilia non esistono.

I cittadini sarebbero sottoposti ai veleni emessi bruciando rifiuti da mezza Italia, ma la monnezza rimarrebbe comunque nelle nostre strade.”.

Nel comunicato viene anche fatto presente come, nella Direttiva 2008/98/CE, sulla costruzione di inceneritori e discariche, vengano indicate come priorità, la prevenzione, la differenziata e il riciclaggio. “Che gli inceneritori facciano vittime è quindi una certezza e l’unico modo per risolvere rapidamente e definitivamente il problema dei rifiuti è quello di istituire l’obbligo di raccolta differenziata porta a porta ed esautorare i sindaci che non lo applicano.”.

Comitato e Associazione puntano quindi sull’implementare l’impiantistica per il compostaggio e il trattamento dei rifiuti indifferenziati che aiuterebbe i cittadini sull’imposta della TARI.

Si legge infine nel comunicato che “sia le discariche che gli inceneritori vengono pagati con i soldi dei cittadini, per inquinare. E hanno tutto l’interesse per ritardare all’infinito la differenziata.”.

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