Burrascano chiede, Sindaco e Amam tacciono. E la Regione minaccia l’ispezione

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Lo scorso 8 settembre. il consigliere comunale Angelo Burrascano aveva acceso i riflettori sul passaggio degli ex dipendenti Feluca alle società partecipate Atm e  Amam, invando una nota ad amministrazione comunale, Corte dei Conti, ministero dell’Interno, Procura della Repubblica e Ispettorato del Lavoro. Un atto che secondo il capogruppo de Il Megafono sarebbe illegittimo,  in quanto non può esserci mobilità tra società pubblica e privata. Anzi così facendo, questo provvedimento è discriminatorio nei confronti dei cittadini messinesi disoccupati ai quali è stato impedito di partecipare ad una selezione, così come andava fatta, attraverso un concorso pubblico ed avere le stesse opportunità”.

Ma la risposta del Sindaco al quesito, formulato dal consigliere, non è mai arrivata. Così come l’Amam non ha mai provveduto all’invio di atti relativi a consulenze legali, richiesti dallo stesso Burrascano in una seconda interrogazione.  Sulla questione è dunque intervenuta direttamente la Regione, tramite una lettera inviata al segretario generale. L’assessorato alle Autonomie Locali sollecita l’amministrazione comunale a fornire tutte le risposte richieste, minacciando un’azione ispettiva, interamente a carico di Palazzo Zanca, qualora dovessero trascorrere ulteriori 15 giorni, con la conseguente segnalazione alla Procura della Corte dei Conti.

Inoltre – ricorda la nota dell’assessorato – il Sindaco ha l’obbligo di rispondere agli atti ispettivi dei consiglieri comunali entro trenta giorni dalla loro presentazione. La ripetuta e persistente violazione di tale normativa, così come specifica la legge n.142 del 1990, comporta la decadenza del primo cittadino.

 

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  1. Il fatto che come sindaco possa decadere dalla carica, ad Accorinti non frega nulla, tanto ormai sa che è alla fine del mandato e non sarà certo rieletto, anzi probabile sarà insultato appena lo si riconosce per strada e i soldi che si è messo in tasca immeritatamente non li restituirà mai anche se lo aveva promesso in campagna elettorale, ma si sa che ha sempre mentito spudoratamente. Per quanto riguarda Feluca, è stato commesso un abuso d’ufficio e qualcuno dovrà pagare, menomale che ci è rimasto qualcuno che ha il coraggio di opporsi agli abusi perpetrati da questa giunta e compagni.

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