Visita Delrio, Capitale Messina:”occasione per conoscere il futuro dell’Autorità Portuale”

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“I ricavi dei nostri porti devono restare a casa nostra”. Capitale Messina ribadisce il proprio fermo No al trasferimento dell’Autorità Portuale a Gioia Tauro e scalda i motori in vista del prossimo 27 marzo, data in cui ci sarà la visita del Ministro dei Trasporti, Delrio, nella nostra città.

Nel documento firmato da Pino Falzea e da Gianfranco Salmeri, Capitale Messina definisce quella per la salvaguardia dell’Authority la madre di tutte le battaglie:”Perché al di là delle battaglie identitarie o di principio, considerato che il sistema portuale di Messina-Milazzo (e principalmente Milazzo per la verità), è altamente redditizio, generando ricavi per oltre 8 milioni di euro l’anno, il nodo è garantire che essi, anche dopo l’accorpamento vengano reinvestiti nel nostro territorio. E questo si collega strettamente col tema della governance della futura Autorità di Sistema e dell’autonomia degli uffici periferici, che abbiamo sollevato nel nostro recente documento. E, sempre nell’ambito del dibattito sui destini della nostra portualità, si deve registrare con interesse l’intervento di uno dei principali operatori siciliani del trasporto marittimo, l’armatore Vincenzo Franza, che indica, nell’ottica dell’accorpamento, il vantaggio dell’opzione Sicilia Orientale, piuttosto che Gioia Tauro, posizione secondo noi condivisibile”.

Capitale Messina, già nel 2015 si schierò dalla parte di un possibile accorpamento con Catania ed Augusta, ipotesi che ad oggi sembra ancora essere la più vantaggiosa:”E, siamo ancora convinti di quanto detto, ma sviluppare questo dibattito avrebbe un senso se vi fossero dei margini per la revisione del Decreto Delrio, ma questo non è dato a noi sapere. Sarebbe interessante porre questa domanda al Ministro Delrio, insieme alle altre da noi sollevate, lunedì 27 marzo, in occasione della tappa messinese del tour politico-elettorale del sottosegretario Davide Faraone nella quale egli sarà ospite. Per quanto ci riguarda, noi, pur tenendo conto di possibili mutamenti di scenario, riteniamo indispensabile portare avanti il percorso preannunciato di confronto con tutti gli attori sociali e politici, perché si arrivi ad una posizione largamente condivisa per la tutela del nostro sistema portuale. Perché in caso contrario, dalla mancanza di sintesi politica, ancora una volta a perdere sarà la città”.

 

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