Carabinieri e Forestali scoprono una piantagione di marijuana con 200 piante

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Ieri sera, a Cesarò, nell’agro boschivo di Contrada Cutò, i Carabinieri ed il Corpo Forestale Regionale, a conclusione di un’attività info-investigativa d’osservazione e di controllo, intrapresa nelle prime ore della mattinata, hanno rinvenuto una piantagione di circa 200 piantine di marijuana.

La fitta piantagione è stata ricavata in un terreno di proprietà comunale ed affittato ad un allevatore del posto. I carabinieri hanno rinvenuto, prima, un sistema che permetteva di recuperare l’acqua attraverso un allaccio abusivo alla condotta comunale e poi, con un tubo interrato che percorreva circa 2 km e terminava con un impianto cosiddetto goccia a goccia (identico a quello delle serre) nella piantagione. I ‘coltivatori’ dovranno rispondere, oltre dell’illecita piantagione, anche del furto d’acqua.

L’attività investiogativa è frutto del più serrato controllo del territorio succeduto all’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi, Antoci, la cui auto era stata raggiunta da tre colpi di fucile la notte del 18 maggio 2016.
Da allora sono stati aumentati i servizi nella zona compresa fra San Fratello e Cesarò, integrando con uomini e risorse esterne i dispositivi attuati della locale Stazione Carabinieri e del Corpo Forestale di Stato (che ha particolari conoscenze della zona). Inoltre essenziale s’è rivelato il sorvolo del Nucleo Elicotteri di Catania (avvenuto nei giorni precedenti e che ha permesso di acquisire l’obiettivo).

Oltre 200 piante alte circa 2 metri per un peso ciascuna oscillante tra 1,5 e 2 kg già mature e pronte per l’essicazione e triturazione. Sul posto, inoltre, i militari hanno repertato una serie di elementi che, insieme agli arbusti estirpati, saranno analizzati per risalire agli autori dell’illecita coltivazione .

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