Arriva in città la “banda dell’ottone”: ruba targhe professionali affisse alle porte degli studi

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L’oro è ormai roba per pochi, il rame, in grossi quantitativi, è rischioso prenderlo dalle gallerie, e così si va in strada in cerca di altri metalli da rubare.

Nasce a Messina una nuova branca del crimine minore: il furto delle targhe in ottone affisse ai portoni degli studi professionali. Avvocati, medici, commercialisti, ingegneri sono finiti nel mirino della “banda dell’ottone”. Ottone ma non solo, visto che- dicono le vittime – anche quelle in rame o in ferro vengono schiodate dalla facciata dello stabile in cui fa studio il professionista.

La speranza, per chi le ha, è che le telecamere di sorveglianza poste in alcune vie fissino il predatore di targhe mentre le asporta. Sin qui, nulla di fatto.

Quali le vie prese di mira? Via 24 Maggio, via Romagnosi ( qui pare ci sia stata il colpo grosso per i ladri, visto che sono parecchi gli studi professionali) ma anche Via Tommaso Cannizzaro e via La Farina.

Si salvano, sin qui, solo i più ‘spartani’ tra avvocati, medici, commercialisti, ingegneri: quelli che hanno affisso la targa in plastica.

Se volevamo un ulteriore segnale di quanto la città sia ridotta alla fame, lo abbiamo avuto.

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