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Scuole al gelo, il “pasticcio” si gonfia. Pino “incavolato nero”

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Chiudere le scuole per il “troppo freddo”, e soprattutto per l’assenza di riscaldamenti, è una sconfitta per la città intera. Un provvedimento del genere non fa altro che mettere a nudo le condizioni in cui versa ciò che è pubblico a Messina. E dire che l’eccezionale ondata di freddo che nei primi giorni di gennaio ha colpito la città era stata ampiamente preannunciata. Nessuno però ha fatto niente: il Comune dice di aver programmato per tempo stanziando 150mila euro, ma poco o nulla finora è stato fatto. Il Sindaco, infatti, ieri sera ha emesso un’ ordinanza rivolta alla scuole che, come da elenco stilato, e successivamente corretto, avrebbero dovuto chiudere per il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Ma si tratta di invito più che di disposizione,  poiché nell’ordinanza Accorinti lascia l’ultima parola ai dirigenti scolastici, liberi di decidere se accettare il “consiglio” di Palazzo Zanca o continuare a fare lezioni con un cappotto in più o con accanto una stufa comprata dai genitori degli alunni (è già successo). Un’ordinanza confusionaria e pasticciata, poi corretta in corsa dall’amministrazione che aveva stilato un elenco di scuole destinate alla chiusura errato. “Bastava confrontarsi con le Circoscrizioni – precisa il presidente del III Quartiere Lino Cucè -. Noi abbiamo il polso della situazione, essendo in contatto con i dirigenti scolastici. Con maggiore dialogo si sarebbe potuto evitare questo errore che ha generato ulteriore confusione”.

E secondo indiscrezioni, l’assessore alla Manutenzione degli Immobili Comunali, Sebastiano Pino, starebbe valutando l’ipotesi di dimettersi. Sembra, infatti, che non fosse a conoscenza dell’elenco presente nellordinanza con cui il Sindaco ha invitato 15 istituti scolastici a chiudere i battenti. Una mancanza che – dicono –  l’avrebbe fatto andare su tutte le furie. Lo stesso Pino, durante la Commissione Lavori Pubblici, aveva infatti considerato la situazione sotto controllo.

E in diverse scuole, comunque presenti nell’elenco, questa mattina si sono svolte regolarmente le lezioni. E’ il caso  dell’istituto comprensivo di Tremestieri (salita Larderia), del Mazzini (primaria di via Trento e infanzia di via La Farina). Intanto, anche i licei Ainis e Archimede, nonostante il loro nome non risulti nell’elenco, hanno deciso comunque di sospendere l’attività didattica.

Curioso poi il siparietto inscenato da alcuni studenti dell’istituto tecnico Verona Trento, scesi in strada a protestare pur potendo beneficiare di un impianto di riscaldamento efficiente. La preside li ha convinti con il megafono a rientrare in classe per svolgere regolarmente le lezioni, ricordando loro che avevano già fatto troppe assenze e che comunque le aule sono riscaldate.

Andrea Castorina

 

 

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  1. Carissimi di Normanno.com, qui è uno studente del quinto anno del verona trento che vi parla.

    Curioso come voi abbiate riferito “siparietto” una semplice riunione di gran parte degli alunni fuori dalla scuola (e che non si sono mossi e non sono andati a manifestare da nessuna parte perché, di fatto, non era nemmeno una manifestazione), in attesa di notizie circa l’impianto che sì, era funzionante, ma che sfortunatamente era andato incontro ad un ulteriore problema ad una caldaia, prontamente risolto grazie alla rapida richiesta di intervento della nostra preside. Che, giusto per chiarificare, aveva il megafono in mano per assicurarsi che tutti potessero sentire in maniera chiara ciò che aveva da comunicarci (ovvero che i problemi che si erano verificati successivamente erano stati risolti quasi completamente, e sottolineo il QUASI). Vi invito a prendere con le pinze eventuali affermazioni proferite da ragazzi presenti sul posto.

    Buona serata

  2. Il Liceo Archimede giorno 13/01/2017 è rimasto regolarmente aperto

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