Inaugurata “Via Salvatore Palomba”. Il figlio Giuseppe: “Papà era un uomo buono”

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Papà era un uomo buono, rivolto sempre verso gli altri”. Una frase per descrivere un padre che non c’è più, Salvatore Palomba, scrittore, poeta, giornalista, scomparso da 11 anni, al quale oggi la città di Messina ha dedicato un via.

La targa “Via Salvatore Palomba” è stata scoperta questo pomeriggio, lì nei pressi della cittadella Universitaria del Papardo, presenti gli amici, i colleghi, ma soprattutto la famiglia di un uomo che “in vita ha fatto bene tutto quello che faceva”. E poi ha fatto anche ‘del bene’.
Del bene che ha fatto – un episodio, in particolare – ne ha parlato Giuseppe, suo figlio, come il padre giornalista della Gazzetta del Sud.

Un giorno, erano i primi anni ’60, a Papà fu detto di occuparsi di una lettera giunta in redazione: una donna, prostituta, gravemente ammalata, chiedeva aiuto alla stampa cittadina per la figlia, anche lei affetta da una malattia. Quella madre temeva che, al momento della propria scomparsa, il suo protettore avviasse anche la figlia alla prostituzione.
Mio padre, da giornalista scrisse un articolo raccontando il dramma di quella madre; da uomo buono qual era, d’accordo con mia madre, prese in casa quella ragazzina, la fece curare e guarire, le diede una casa, l’affetto di una famiglia. Oggi quella donna è divenuta nonna, vive in una città del nord, è serena e sta bene.”

Erano in tanti, oggi, in “via Salvatore Palomba”, e in tanti  hanno parlato di  un  uomo scomparso da 11 anni come si parla di chi ha lasciato un segno nel proprio percorso di vita, un buon segno. Tra i tanti, a scoprire la targa di un giornalista, scrittore, poeta stimato e apprezzato, qualcuno per cui è stato soltanto un nonno: Salvatore e Maria Cristina, i nipoti di un ‘uomo buono’.

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