Fatti e personaggi della Liberazione. Il 25 aprile degli studenti in un incontro con l’Anpi

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La Consulta Provinciale degli Studenti di Messina, per celebrare la ricorrenza del 25 aprile, ha organizzato al Liceo “G. La Fraina” un incontro con l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). “Bella Ciao!” questo il titolo dato alla giornata intensa e celebrativa in vista di questo 70° anno della liberazione.

A introdurre l’evento sono stati il presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Messina, Francesco Greco, che ha dichiarato: «Per la nostra libertà, democrazia e gli ideali della Costituzione dobbiamo essere grati a chi ha coraggiosamente combattuto 70 anni fa». A seguire, il rappresentante emerito degli studenti, Giuseppe Ialacqua: «È grazie ai ribelli partigiani che oggi possiamo vantare una delle Costituzioni più belle al mondo».

All’evento commemorativo è intervenuto anche Sandro Vitale, presidente dell’Anpi, che ha ricordato con orgoglio la liberazione di Milano, momento che ha segnato l’ufficialità della liberazione italiana ed europea dalle dittature, grazie non solo agli eserciti della coalizione alleata ma anche a molte donne e uomini partigiane/i che decisero di disobbedire e di sottrarsi all’oppressione, opponendosi con una resistenza capace di reagire alle vessazioni.

Tra gli altri interventi degli studenti, il presidente del Comitato Studentesco del Liceo “La Farina”, Davide Costa, si è soffermato sul fatto che proprio a Milano, in questi giorni, c’è stata una mobilitazione per il “No Expo” del primo maggio.

25 aprile 3Un cenno è stato fatto anche alla carismatica figura di Don Milani, propulsore della non violenza, che
con la sua celebre orazione “L’obbedienza non è più una virtù” ricordò che qualora un cristiano dovesse ritenere giusta una guerra, l’unica sarebbe quella di chi ha disobbedito per rifiutare tutto ciò che lede la persona nel suo essere, esprimendo inoltre l’essenza della giustizia nella lotta giusta e organizzata.

Vitale ha fatto un cenno anche al 2 giugno del 1946 quando, per la prima volta, poco dopo il famoso 25 aprile, le donne ottennero il diritto per votare a favore della repubblica o della monarchia. Dopo la visione sulla lavagna multimediale di un docu-video sulla vita della ormai ottantenne partigiana calabrese Anna Condò (che chiese al fratello all’età di 16 anni il permesso – negatogli – di salire sulle montagne con lui per collaborare con la resistenza, e si rese utile facendo la staffetta messaggera partigiana), ha preso parola il professor Zema che ha informato i ragazzi circa la resistenza calabrese.

A chiusura dell’incontro, Francesco Greco ha esposto una ricerca sul partigiano messinese Antonino Silicato resistente a Pontremoli e dipinto dai compagni come “capo dei partigiani” mentre Giuseppe Ialacqua ha celebrato il No Muos come filo rosso tra le resistenze di ieri e quelle di oggi.

Per tutta la durata dell’evento, infatti, la bandiera dell’Anpi e quella No Muos sono state posizionate una accanto all’altra.

 

 

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