Calatabiano, due gare d’appalto per i lavori: Protezione Civile e Amam

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Due gare d’appalto in ballo per i lavori a Calatabiano: la prima è quella della Protezione Civile regionale,  partita l’8 novembre. La seconda, quella dell’Amam, a detta del presidente Termini, sarà avviata la prossima settimana. Appena due giorni fa, dunque, ha preso il via la procedura della gara  per la messa in sicurezza del fronte franoso di Calatabiano. I lavori saranno effettuati dalla Protezione Civile Regionale e consentiranno, una volta ultimati, di procedere alla posa della nuova condotta idrica, che porterà l’acqua nelle case dei messinesi, finalmente senza rischi. Attualmente infatti, le piogge di forte intensità mettono a repentaglio costantemente la tenuta delle tubature, e la memoria va a quelle due settimane da incubo dell’ottobre del 2015, quando i rubinetti dei cittadini sono rimasti a secco, costringendoli a convivere con disagi enormi.

Adesso siamo davvero ad un passo dalla soluzione definitiva, anche se, secondo quanto ha affermato il capo della Protezione Civile Calogero Foti, da noi contattato, non c’è ancora certezza sulla data di inizio degli interventi. Bisognerà attendere l’iter classico di ogni gara, verificare quante e quali proposte arriveranno e rispettare i tempi della commissione appositamente costituita.

Dal canto suo,  l’Amam non è rimasta con le mani in mano: ” La prossima settimana daremo il via al bando per la condotta di Calatabiano”. Queste la parole del presidente Leonardo Termini. Nel post emergenza, Termini aveva  più volte lanciato appelli cercando di smuovere una situazione che da troppo tempo era rimasta impantanata tra i cavilli burocratici della Regione. Per l’azienda infatti, sarebbe stato impossibile intervenire, senza la messa in sicurezza della collina che sovrasta la condotta di Fiumefreddo.

Intanto l’unica cosa che preme alla città è che si faccia in fretta. La speranza è che i tempi della burocrazia non si dilatino ulteriormente. La pioggia non aspetta e l’incubo che si possa tornare in emergenza è sempre dietro l’angolo.

(114)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.