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Atm, in cantiere 20 bus elettrici. Cacciola: “Creeremo una linea alternativa al tram”

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Prendere l’autobus a Messina non è più un terno a lotto. La cura rivitalizzante che l’amministrazione comunale ha somministrato negli anni scorsi al malato terminale Atm, sta iniziando a dare i frutti. Un successo, forse il più tangibile del primo cittadino, riconosciuto anche dai suoi acerrimi rivali politici. E il record di 62 bus in linea, registrato pochi giorni fa, parla da solo, se si considera che solo tre anni fa il parco dell’azienda di via La Farina contava appena una decina di mezzi.

Com’è noto,  nei prossimi mesi arriveranno altri 32 bus Euro VI , acquistati grazie ai fondi del ministero dell’Ambiente sbloccati nel 2007. La flotta, dunque, verrà riammodernata con il contemporaneo pensionamento delle macchine più vetuste e inquinanti.

E sul tema trasporti, l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, ha in mente i botti di fine mandato. “Grazie alla collaborazione con la Gtt e al lavoro del direttore  generale Giovanni Foti – precisa Cacciola – possiamo adesso puntare ad obiettivi più ambiziosi.I fondi derivanti dal Pon Metro ci permetteranno di acquistare 20 nuovi bus ibridi che potranno sfruttare l’energia elettrica. Si tratta di un investimento importante, considerando che questa tipologia di mezzi garantisce un servizio efficiente con un impatto ambientale ridotto”.

L’arrivo di mezzi elettrici permetterebbe, inoltre, una nuova configurazione con il tram. “Negli anni scorsi – spiega Cacciola si è parlato della possibilità di realizzare un’altra linea tranviaria. Con un’operazione economica e meno invasiva, si potrebbe invece integrare l’attuale servizio su rotaia con una rete di collegamenti garantiti proprio dai bus elettrici. Il futuro della mobilità, infatti, è orientato proprio verso questa direzione”.

Intanto, l’Atm punta alla tecnologia. “E’ in fase di collaudo – precisa Cacciola – un sistema di monitoraggio di tram e bus tramite Gps chiamato Falco. Prossimamente l’utente potrà quindi informarsi sui tempi di attesa e sulla posizione esatta del mezzo rispetto alla fermata, tramite l’app di uno smartphone. Inoltre, abbiamo in mente di installare dei display informativi nei capolinea di tram e autobus. Un’operazione possibile grazie ai fondi Pac Metro”.

L’Atm ha poi chiuso un accordo per pubblicare orari e percorsi, sfruttando la mappa interattiva di Google Maps.

Andrea Castorina

 

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  1. L’alternativa al tram sarebbe riportare la città come era prima di mettere le maledette rotaie e rovinare così mezzi e circolazione, oltre ad aver deturpato una bellissima città invidiata da tutti.

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